Ecco la nuova Copa Diego Maradona 2021. Col Var

Tra poco meno di un mese di nuovo la Copa Maradona con una novità: l’introduzione del Var!

Ripartirà il 14 febbraio la nuova edizione della Copa Diego Armando Maradona. Dopo aver superato in maniera dignitosa l’ostacolo covid-19 (nessuna partita rinviata), la Liga Profesional annuncia ufficialmente il la nuova Copa, versione 2021.

Campeonato de Primera o Copa Nacional? Questa è la domanda legittima che ci si dovrebbe porre, visto e considerato la fallace comunicazione dei massimi vertici argentini, non sempre così trasparente. Ebbene la Copa Maradona continuerà ad essere una Copa Nacional, in attesa della Primera Division in programma ad Agosto. Dovremo convivere a grandi cambiamenti, iniziando -a prepararci psicologicamente- all’introduzione del Var sotto la gestione dell’AFA, che ‘sconvolgerà’ e non poco l’approccio sempre pacato del tifoso medio argentino.. E questo sarà un cambiamento epocale. Aumenteranno le squadre partecipanti, si arriverà così a 26 equipos dopo la recente promozione dalla B Nacional del Sarmiento de Junin e in attesa di scoprire la seconda neopromossa, secondo la linea tracciata dal presidente federale Tapia, per un futuro chiamato ’28 squadre’. La Copa Maradona inizierà il 14 febbraio e terminerà il 9 maggio, appena un mese prima dell’appuntamento della Copa America ospitata in Colombia e Argentina.

(DiarioOlé)

Le 26 squadre si battaglieranno secondo il format della copa Maradona appena trascorsa: 2 gruppi da 13 squadre, le quali si affronteranno tra loro in gara unica con la novità dell’introduzione di una giornata speciale dedicata ai clasicos (interzonal). Alla fine della prima fase si qualificheranno la prime quattro di ogni girone, andando così a giocare i successivi quarti e le successive fasi in campo neutro e in gara unica.

(DiarioOlé)

Da questo torneo saranno calcolatii cosiddetti ‘promedio‘ ovvero le medie matematiche per la retrocessione che verrano ripresi in considerazione dall’anno prossimo. Anche quest’anno quindi non ci saranno retrocessioni.

La novità ‘epocale’ nel calcio argentino sarà, come già detto, l’introduzione del VAR, omologato e approvato dalla federazione argentina. Sì preannunciano quindi grandi cambiamenti nel 2021, storici. Il futbol argentino si avvia all’ennesima rivoluzione, quella della tecnologia, per rimanere al passo col resto del mondo.

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Per conto nostro rinnoviamo l’appello ai maggiori broadcaster televisivi affinché si facciano avanti per l’acquisto dei diritti TV, per rendere visibile anche in Italia ‘el futbol más pasiónal del Mundo’.


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Altro papelón AFA: manca una regola nella Copa Maradona!

AFA e Liga un’altra volta nella polemica: manca una regola in caso di parità!

Atto finale per la Copa Diego Maradona. Stanotte sapremo chi tra River e Boca approderà in finale per sfidare l’altra finalista del gruppo B. In palio il titolo della Copa Maradona (Copa nazionale) e un posto nella Libertadores del 2021.

Attualmente la situazione in classifica A del macrogirone ‘Campeón’ vede il Boca in vetta a pari punti col River (8pt) ma in vantaggio nella differenza reti (+4 contro +3 del Millo). In caso di arrivo finale a pari punti (stanotte River vs Independiente e Argentinos vs Boca) si considererà la differenza reti, i gol fatti e i gol subiti. Sarà ininfluente (ma in realtà neanche contemplato) il risultato dello scontro diretto tra le due squadre, dato il pareggio nel Superclasico.

Fin qui tutto sembra abbastanza normale. Le difficoltà iniziano a affiorare nel ‘malaugurato’ caso di un pareggio in tutte le classifiche in questione. In caso di parità in differenza reti, gol fatti e subiti non esiste infatti una regola precisa, discriminante per approdare in finale. O meglio non è stata ancora contemplata.

Ma com’è possibile? Purtropoo tutto è possibile quando si parla di AFA, la Federazione argentina del futbol e Liga, la lega ‘bulgara’ del Chiqui Tapia; non c’è mínimamente da scandalizzarsi in Argentina, è difatti tradizione decennale avere il diritto -e il dovere- di poter modificare tornei e competizioni in corso d’opera. Nada vergüenza.

Dicevamo, e se le due squadre dovessero terminare nella parità assoluta, che succederebbe? In quel caso l’idea (fonte: DiarioOlé) della Liga sarebbe quella di procedere attraverso un sorteggio. Si, avete capito bene, si tornerebbe così indietro nel tempo ‘scomodando’ il fato e la buena suerte. Non conosciamo la posizione del Boca a riguardo, ma il River si è fatto sentire preferendo una classificazione ‘sul campo’ e attraverso uno spareggio ben più nobile.

Che poi sarebbe la soluzione di maggior buon senso rispetto di fronte alla ‘lotería de la brujita‘, che porterebbe polemiche infinite, pensando solamente al fatto della regolarità dell’estrazione. La domanda, comunque, è sempre la stessa: com’è possibile AFA?


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La controversa storia del 2020 argentino

2020. Non era facile arrivare alla fine. Sul suolo argentino AFA, pandemia e disgrazie varie hanno contraddistinto quest’anno horribilis. Ecco gli avvenimenti che hanno caratterizzato questi interminabili 366 giorni.

Gennaio

La Superliga argentina sta diventando sempre più calda. River e Boca si contendono la Primera in un confronto molto appassionante, come non si vedeva da tempo. Ma è ancora presto per capire chi diventerà campeón. Il Boca l’1 gennaio annuncia il nuovo allenatore dopo le dimissioni del Lechuga Alfaro, eliminato un’altra volta dal River della Copa Libertadores qualche mese prima. Il consejo de Boca decide di non rinnovare il legame con il mister, accusandolo di troppo difensivismo per una squadra dal blasone dei Xeneizes. A proposito, l’8 dicembre 2019 Riquelme sbaraglia tutta la concorrenza e viene eletto come vicepresidente, spalleggiando l’amico Ameal alla presidenza. La sconfitta dell’arci rivale Daniel Angelici, impersonificato nell’occasione da Gribaudo, suo delfino, è umiliante. L’Ultimo Diez ottiene la sua vendetta in una campagna elettorale dai toni esasperati. Alla guida tecnica, al posto di Alfaro arriva l’ex Miguel Russo, riattivando nelle vene della tifoseria sogni continentali: qualche anno fa Miguelito è entrato nella storia del club conquistando l’ultima Libertadores, quella del 2007. Pochi giorni dopo l’insediamento della dirigenza, accade il primo fatto insolito dell’anno: il 6 gennaio Daniele de Rossi dice addio al Boca e appende le scarpe al muro.

Si cambia in panchina anche nel Racing Club, dopo l’addio -sofferto dai tifosi- dell’amato Eduardo ‘Chacho’ Coudet, in partenza verso l’Inter de Porto Alegre. Al suo posto arriva l’ex Independiente Sebastian Beccacece ricevuto con freddezza dalla tifoseria ‘academica’. El Chacho è riuscito a riportare il titolo al Cilindro dopo 5 anni dall’ultima Primera, quella vinta in campo dal principe Diego Milito. Lacrime.

Dall’altro lato di Avellaneda, quella targata Rey de Copas si insedia come nuovo coach l’ex giocatore dell’Intituccion Lucas Pusineri in sostituzione del traghettatore Beron e dopo le dimissioni di Beccacece. Il compito per il neo allenatore del rojo è gravoso: riportare credibilità ai tifosi. Ed è una vera e propia impresa per i mille problemi di spogliatoio e la situazione economica complicata della società .

Emotiva carta de Alfaro en su despedida de Boca

Febbraio

Mese spettacolare per la Superliga Argentina: febbraio inizia col +3 per il River a +1 del 1° marzo. il Boca sta trovando continuità secondo il nuovo ordine tattico di Russo ed il Millonario comincia a perdere colpi.

Il presidente dell’AFA Tapia viene rieletto come presidente della federcalcio per altri quattro anni. La Superliga cessa di esistere, al suo posto nasce la nuova Liga Profesional de Futbol, sotto il controllo della federazione stessa.

Nel frattempo Beccecece inizia la sua avventura all’Acadé con un’imbattibilità che da qui in avanti farà volare il Racing Club. Arriviamo al Clasico de Avellaneda, vero esame per i due neo allenatori e accade l’imponderabile: il 9 febbraio 2020 il Racing vince el clasico in doppia inferiorità numerica, ovvero in 9 contro 11 tra l’orgasmo dei 40.000 presenti al Cilindro. E’ il delirio. La partita entra nella storia dei clasicos e l’Independiente, già fragile di mentalità, non si riprenderà più. Troppo grande la botta psicologica. Beccecece viene ufficialmente ‘accettato’ dai tifosi.

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Marzo

E’ il mese decisivo. Il River, in vantaggio di 1 punto, pareggia a Tucuman mentre il Boca vince alla Bombonera. A la Republica de la Boca esplode l’entusiasmo: Il Boca Juniors è il nuovo Campeon de Argentina! Arriva così la stella numero 69 del club con Tevez grande trascinatore nella seconda parte di campionato. Gallardo accusa il colpo ma come sempre si dimostra gran signore. “Faccio i complimenti al Boca” dice molto lucidamente al termine di quella partita drammatica. El Muñeco deve dire così addio all’unica coppa mancante nella sua enorme bacheca dei trofei: la Primera.

La Superliga fa appena in tempo a terminare perchè una settimana dopo inizia un incubo mondiale chiamato CoronaVirus. Il 13 marzo nella prima giornata di ‘Copa de la Superliga’, la copa di Lega, il River si rifiuta di giocare per il rischio contagi. Il Millonario è la prima squadra a non scendere in campo, disobbedendo così alla Liga. In Argentina si è solo all’inizio dell’incubo ma alla Banda scatta l’allarme quando un ragazzo delle giovanili risulta positivo a uno dei primi tamponi. Una settimana dopo la Conmebol, l’AFA e la Superliga sospendono le rispettive competizioni. Si pensa che possa durare poco questo stop, purtroppo non sarà così.

Boca campeón: cinco momentos de una noche para la historia - AS Argentina

Aprile

Il 27 aprile la Federazione argentina decreta il termine anticipato di tutti i campionati nazionali, gettando nel caos l’Ascenso, la serie B e le divisioni inferiori, nel pieno delle loro competizioni. Sì registrano inoltre ‘strani’ cambiamenti di regole in corsa, modificando così lo statuto della Primera: l’aumento di squadre partecipanti nel 2020/21 (e per i prossimi anni) e il congelamento delle retrocessioni (e per il prossimi anni) diverranno realtà, tra lo sconcerto di tutti gli addetti ai lavori. Ancora una volta si approfitta della situazione d’emergenza per stravolgere i campionati con cambi di regole in corso, una prassi argentina.

Marcelo Tinelli: "La idea es que el fútbol vuelve entre el 9 y el 16 de  octubre" - Mundo Poder

Maggio

L’8 maggio rimbalza dall’Argentina una bruttissima notizia: muore Tomas ‘Triche’ Carlovich per un trauma alla testa in seguito a un tentativo di rapina da parte di balordi. El Trinche, auténtico idolo argentino e rosarina, ci lascia così a 74 anni. Dietro a lui la leggenda, con la sua tecnica sopraffina, il suo anticonformismo e la sua bontà d’animo. Carlovich ha giocato prevalentemente nelle serie inferiori, tra Rosario Centra e Central Cordoba. Non esistono filmati della sua attività calcistica, ma la sua fama di gran giocoliere arrivava prima di lui. Celeberrima quella partita passata alla storia tra una selezione di giocatori di Rosario (tra cui lui) e la Seleccion Argentina. “Non voglio più vederlo in campo nel secondo tempo “ disse Cap, il mister della nazionale dopo un primo tempo sensazionale del Triche e allo stesso tempo umiliante per la squadra nazionale, in preparazione al Mundial di Germania ‘74. Quando giocava lui tutti lo volevano vedere, tant’è che il Central Cordoba era solito ‘dare la soffiata’ ai tifosi circa la sua presenza in partita per vendere più biglietti. ‘Esta noche juega el Trinche’. Una morte assurda per uno dei giocatori più talentuosi della storia futbol argentino, a detta di Maradona, anche più bravo di lui stesso.

Il 24 maggio si ricordano i 20 anni dal celebre superclasico tra Boca e River chiamato ‘Muletazo’, quando Martin Palermo segnò QUEL gol memorabile alla Bombonera. El loco era di ritorno in campo dopo un gravissimo infortunio, con la sorpresa assoluta da parte di tutti, compreso quel ‘pelado’ Diaz che lo irrise nella conferenza pre partita. Tutti, tranne per Carlos Bianchi, l’unico che credeva ancora in lui. Que viva el fútbol.

Giugno

A distanza di sei mesi riecco ‘el tano’ De Rossi che si racconta a ‘La Nacion’. Daniele si racconta ed esce tutta l’emozione in quei pochi mesi vissuti intensamente a Buenos Aires. Facendo ai tifosi anche una promessa ‘solenne’.

Burdisso: 'De Rossi non è venuto al Boca in vacanza' | Serie A |  Calciomercato.com

Luglio – Agosto

Mesi difficili per l’Argentina. Il Covid 19 è nel pieno della sua forza distruttiva. Liga e AFA cercano di reagire cercando di formulare protocolli adeguati per un possibile ripresa. Intando continua il mercato trasferimenti in ‘modalità risparmio’.

Si celebra l’anniversario di Italia 1990. 30 anni fa la Seleccion Argentina intraprendeva l’avventura italiana. Con un Maradona malconcio, tra mille difficoltà, l’Argentina arrivava alla finale di Roma contro la Germania, rivincita di quattro anni prima.

La notizia più importante di maggio è la decisione della Conmebol di far ripartire le competizioni della Copa Libertadores e la Sudamericana il 15 settembre. Ma le squadre argentine sono ancora ferme da ogni forma di allenamento.

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Agosto

La Liga Profesional, nata dalle ceneri della vecchia Superliga, partorisce un nuovo torneo argentino in un formato insolito ..e complicato. Nasce la Copa Liga Profesional

Nel frattempo la confederazione Sudamericana decide il rinvio della Copa America all’anno prossimo. Allo stato attuale non è possibile intraprendere alcun tipo di torneo calcistico, il Sudamerica diventa il nuovo focolaio mondiale del COVID 19.

Si eseguono lavori imponentinello stadio Vespucio Liberti. Il River si rifà il trucco ‘restaurando’ il Monumental. Via la pista di atletica e rifacimento totale del manto erboso, sono queste le novità più importanti dell’estate (europea) del Millo. L’ambizione è grande: avere uno prato all’avanguardia tra i migliori d’America.

A Barcellona scoppia il caso ‘Messi‘. L’asso argentino, senza preavviso, annuncia tramite ‘burofax‘ la sua volontà di andarsene del Barça a parametro zero, forte di una clausola a suo favore. Inizia così una battaglia furibonda tra il giocatore e la società , con quest’ultima presa alla sprovvista. La ricostruzione di quei momenti drammatici, qui, giorno per giorno.

Passione Stadi - #BombaNEWS 💥 CLAMOROSO DALL'ARGENTINA...... | Facebook

Settembre

La ripresa degli allenamenti per le squadre agentine finalmente è realtà. Si adottano protocolli specifici, fac-simile di quelli adottati in Europa. Riprendono le partite di Libertadores e anche se sono a porte chiuse si riaccende la speranza per una ripresa della normalità, in questo periodo pesantemente compromessa. Qui la prima conferenza di Gallardo alla vigilia della sfida contro il San Paolo. Nonostante i brasiliani abbiano lo scenario più drammatico dell’intera America Latina per morti da coronavirus, l’attività calcistica in Brasile è già ‘attiva’ da luglio. Dono di un Bolsonaro quanto mai fallimentare nella gestione dell’emergenza nazionale.

Marcelo Gallardo, en conferencia de prensa

Ottobre

Torna anche la Seleccion Argentina che gioca la sua prima partita dopo sette mesi lunghissimi dall’ultimo impegno.

In Libertadores intanto le argentine, nonostante il gap atletico, vanno a gonfie vele. Boca, River e Racing passano il turno ma il sorteggio risulta molto complicato. In Sudamericana va anche meglio: sono quattro le rappresentanti argentine più il Defensa y Justicia ‘scivolato’ dalla Libertadores.

Ma la notizia più importante è la ripresa del futbol in Argentina dopo mesi davvero difficili. Al via dunque la Copa Liga Profesional, una copa nazionale istituita dalla Liga, che ha lo scopo di ‘testare’ le condizioni ambientali futbolistiche nel territorio, ancora molto provato dal COVID-19.

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Novembre

E’ il mese più triste di tutta la nazione argentina, i giorni che non avremmo mai voluto vivere. Diego Armando Maradona, el Diez più amato al Mondo, muore all’improvviso a seguito di un’arresto cardiorespiratorio. Tutto il pianeta si ferma e rimane in apnea, sotto shock. Non era minimamente prevedibile questo drammatico epilogo, anche se la settimana prima Diego si era sottoposto a un delicato intervento chirurgico. L’ incredulità aleggia su tutta la Nazione, lacrime cadono ripensando a quel piccolo Diez che si caricò sulle sue possenti spalle i suoi compagni, vincendo la Copa più importante del futbol mondiale. Il giorno dopo la tragedia tutta l’Argentina omaggia la memoria di Diego andando a porgergli l’ultimo saluto alla camera ardente allestita alla Casa Rosada, residenza del presidente della repubblica. Sono quasi 2 milioni di persone e si vedono scene mai viste prima. Tifosi di tutte le squadre, di ogni credo calcistico, uniti per un giorno nel nome del Diego. Si proclamano tre giorni di lutto nazionale, Diego Amando Maradona ci saluta così per l’ultima volta e va riabbracciare i suoi genitori, quelli che, come aveva detto l’anno prima, literalmente, ‘avrebbe dato qualsiasi cosa per rivederli’. E’ stato -purtroppo per noi- di parola. Adiós genio del fútbol mundial y gracias por tanta alegría.

Dicembre

Termina la prima fase della Copa Diego Maradona, la Copa liga Profesional denominata così in omaggio di Diego. La seconda fase inizia con i sorteggi, Boca e River capitano nello stesso gruppo! Ci sarà un Superclasico a gennaio.

Nel frattempo in Libertadores il Boca fa l’impresa rimontando il Racing Club e qualificandosi alle semifinali continentali.

Mese nerissimo per l’Academia: Diego Milito se ne va da dirigente del Racing sbattendo la porta. Litigi interni, incomprensioni e vedute del club differenti sono i motivi del clamoroso divorzio, nonostante l’enorme step di professionalità e innovazione portato dallo stesso principe ad Avellaneda. Con lui, a distanza di poche settimane, lascia il timone della squadra anche Sebastian Beccacece. E’ una vera a propria ‘mazzata’ per la metà Avellaneda albiceleste.


Che il 2021 sia l’anno di riscatto e di ripresa sociale che tutti noi desideriamo. Un augurio e un forte ‘abrazo’ da tutti noi. Aguante fútbol argentino!

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Nuovi sorteggi per la seconda fase della Copa Diego Maradona

Lunedì notte, al termine dell’ultima giornata di Copa Diego Maradona, sarà tempo di sorteggio per la fase successiva.


Si svolgeranno nella notte del 4 dicembre i sorteggi della fase sucessiva della nuova Copa Diego Armando Maradona, organizzata dalla Liga Futbol Profesional.

Il sorteggio sceglierà i raggruppamenti per la tappa successiva, denominata ‘Campeón’, che prevederà due gironi da sei squadre ciascuno: 6 prime e 6 seconde per gruppo.

Lo stesso avverrà per le rimanenti terze e quarte che giocheranno la fase chiamata ‘Complementacion’. In palio un posto in Copa Sudamericana 2022.

Ecco le regole:

  • In questa nuova tappa non potranno affrontarsi le squadre che lo abbiano già fatto nella prima fase;
  • Saranno consentiti gli eventuali clasicos, cosa non ammessa fino ad ora;
  • Gli incontri si svolgeranno con la sola gara di andata;
  • Le prime e le terze classificate nei rispettivi gironi, avranno il vantaggio di giocare in casa 3 delle 5 partite in programma;
  • Le prime due classificate nel raggruppamento ‘Campeón’ si giocheranno la finale con conseguente qualificazione in Libertadores 2021.

Di specchio, la vincente della finale del gruppo ‘Complementacion’ si giocherà un posto in Copa Sudamericana 2022 con la perdente della Finale Campeón. Non sono contemplate retrocessioni.

Appuntamento dunque a lunedì notte (01:30 ora italiana) ad Ezeiza per il nuovo sorteggio, che, con la possibilità di clásicos, si preannuncia molto interessante.


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Le camisetas de Primera argentina 2020

Ecco le camisetas delle squadre argentine per la Copa Liga Profesional, equipo per equipo!


Aldosivi


Argentinos Juniors


Arsenal Sarandì


Atletico Tucuman


Banfield


Boca Juniors


Central Cordoba


Colon


Defensa y Justicia


Estudiantes LP


Gimnasia LP


Godoy Cruz


Huracan


Independiente


Lanus


Newell’s Old Boys


Patronato


Racing Club


Rosario Central


River Plate


San Lorenzo


Talleres


Union


Velez

Quale squadra o divise ti sono piaciute di più?

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Il River cede a Tinelli: giocherà le partite interne ad Avellaneda

Situazione caotica tra River Plate e Liga AFA dopo la bocciatura di far giocare le partite interne della Banda nel centro di allenamenti del River Camp. Alla fine D’Onofrio sceglie la cancha dell’Independiente, ma le polemiche non si placano. La diatriba ha radici profonde di qualche mese. Ripercorriamo la storia dall’inizio.

Che tra River Plate e Asociacion Futbol Argentina (AFA) non ci sia una grande sintonia è ormai assodato da anni e riconosciuto da tutti. E’ da quest’anno, grazie alla rielezione del presidente Tapia che il buon Chiqui ha convinto il presidente del Millo D’Onofrio a sedersi nella grande tavola di Ezeiza come vicepresidente. Si pensava ad un inizio di convivenza pacifica, almeno nel breve periodo, ma nessuno poteva immaginare che quel Marcelo Tinelli (Liga Profesional), supportato proprio da D’Onofrio anni fa nella famosa elezione federale ’38 a 38′, avrebbe dato filo da torcere alla Banda.

Tutto inizia nei giorni della fine. Il 14 marzo 2020, all’inizio dell’emergenza pandemia in Argentina, il River Plate emette un comunicato nel quale mostra la volontà di non giocare la partita interna della Copa della Superliga, perchè non sussistono le condizioni di sicurezza per gli atleti. Pochi giorni prima infatti emerge il primo caso di Covid-19 in un ragazzo delle giovanili mentre in Europa tutti i maggiori campionati si stanno fermando. La posizione del River viene condivisa anche da altri giocatori di altre squadre e anche dal nemico storico Maradona, creando di conseguenza un dibattito interno. Giocare o rifiutarsi di fronte alla pandemia?

La Superliga (allora esisteva quella di Liga) del presidente provvisorio Tinelli, infuriata per l’atteggiamento insubordinato, minacciava penalizzazioni per l’ammutinamento . “In questo momento incerto del nostro futbol non ci dovrebbero essere decisioni personali che provochino allarmismo generale.” Così recitava una delle righe del comunicato della Superliga Argentina. I fatti poi avrebbero dato ragione al River dopo la chiusura anticipata della stagione, soli pochi giorni dopo, a causa dell’aumento della curva contagi da COVID-19.

Passiamo ad agosto 2020. La dirigenza River annuncia l’inizio immediato di lavori importanti al Monumental per la sostituzione del manto erboso e la realizzazone di altre opere, con fine dei lavori prevista per febbraio 2021. Sorge una domanda: dove giocherà la squadra di Gallardo le partite interne di Libertadores, che intando è ripresa? Dopo vari sondaggi si sceglie la cancha dell’Independiente, a norma Conmebol. E per il campionato ? River Camp. O almeno così si pensa, dopotutto le norme AFA sono meno rigide di quelle delle confederazione sudamericana.

Passano i giorni, mesi e si arriva al 27 ottobre, quando cioè la stessa Liga straccia di punto in bianco il contratto per la trasmissione delle partite in Argentina, nientemeno che con ESPN Sports, l’emittente a pagamento che trasmette anche la Libertadores. Boca e River rimangono spiazzate dalla decisione e tramite un comunicato congiunto (momento storico) ripudiano la scelta, a loro dire scellerata di escludere il broadcaster. Il peso politico delle due squadre più famose d’Argentine è enorme dato che detengono la stragrande maggioranza dei tifosi nel Paese.

Data la situazione arroventata, arriva l’ambasciata del presidente Tapia che il giorno dopo (28/10) convoca Ameal (Boca) e D’Onofrio (River) nel suo studio per una riunione chiarificatrice. Dopotutto la pace può convenire a tutte le parti in causa: all’AFA, che avrebbe il merito di ricomporre la frattura; al River, con l’assicurazione di poter giocare al River Camp risparmiando un pà di soldi di affitto; e al Boca, con l’assicurazione di qualche partita in più della Seleccion alla Bombonera. In serata arriva l’ufficializzazione delle sedi delle eliminatorie della Nazionale di Scaloni: 13/11 Argentina vs Paraguay, guarda caso alla Bombonera, casa Boca. Il giorno dopo Lo stesso Tapia visita il River Camp, elargendo benedizioni a fedeli e a strutture: Il River potrà giocare (sembra) nel proprio centro di allenamento le partite interne.

Sembra fatta. Quando all’improvviso sabato 30/10, a quasi 24 ore dal debutto River in casa, e dopo che sono state montate tutte le strutture per la tv al River Camp, la Liga di Tinelli decide di non concedere l’autorizzazione di far giocare il Millo nel predio. ‘La struttura di allenamento non si addice per un club importante e storico come il River Plate’ La società dovrà indicare lo stadio dove intenderà giocare entro 4 ore‘ si legge. La situazione precipita e sua volta il Millonarios emette un comunicato rivolgendosi direttamente a Tapia affinchè si prenda in carico la delicata questione, e in fretta. Tinelli a sua volta riemette un’altra nota per far slittare la partita di due giorni e la proroga della scelta dello stadio per altre 24 ore.

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La Liga boccia il River Camp. Il giorno prima della partita.

Ora, non vogliamo scegliere da che parte stare, perchè comprendiamo l’esistenza di una ruggine in fondo a tutto questo. Liga e River non vanno d’accordo e non c’è Tapia che tenga per sanare la situazione. Quello che facciamo fatica a comprendere è come sia possibile che si aspetti 220 giorni del pronunciamento sulla confermità del campo, 24 ore prima che River giochi in casa. Probabilmente non ci dovremo stupire perchè tutto questo è da tradizione argentina, eppure..

Alla fine il River cede. Giocherà le sue partite interne della Copa Liga Profesional (come per la Copa Libertadores) al Libertadores de America de Avellaneda. Set vinto dalla la Liga quindi, ma la partita si preannuncia ancora molto lunga.


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Ecco la Copa Diego Maradona! Regole e guida all’uso

Sorteggiati i 6 gironi per il nuovo formato del torneo argentino per il ritorno al futbol che avverrà il 30 ottobre.

E alla fine arrivò il giorno. Ieri nel predio AFA di Ezeiza si è svolto il sorteggio per la nuova Copa Liga Profesional, la nuova Copa Nacional al tempo del Covid-19. Finalmente si torna a giocare dopo il traumatico stop di marzo 2020. Si riparte con un nuovo formato e una nuova liga sotto l’ala della federazione argentina. Si prospettano nel futbol argentino novità importanti.

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Le teste di serie e la 4 fasce

Il sorteggio avviene in un campo di allenamento della Selección con tutte le autorità presenti all’evento. Dopo l’introduzone del presidente AFA e padrone di casa Chiqui Tapia, il discorso del presidente Liga Marcelo Tinelli e l’intervento del ministro dello sport Matias Lammens, finalmente si può procedere al tanto atteso avvenimento.

Pronti, via e l’urna complica la vita al Boca, che si ritrova assieme a squadre battagliere come Lanus e Newell’s, oltre che Talleres. Girone della morte anche per San Lorenzo, Argentinos Jrs, Estudiantes e Aldosivi: ben 6 coppe Libertadores presenti in un solo gruppo! Infine curioso accoppiamento tra Velez e Huracan, in polemica nelle ultime settimane per un posto di testa di serie e paradossalmente capitate nello stesso gruppo. Per queste partite si giocheranno andata e ritorno. Questo il calendario, date e ora saranno da confermare.

  1. Le prime due classificate di ogni girone accederanno alla ‘Fase Campeon‘ formando così 2 gironi delle 6 prime e 6 seconde. Le prime due classificate si giocheranno il titolo della Copa Liga Profesional 2020. La vincente sarà CAMPEON de ARGENTINA.
  • Le rimanenti terze e quarte giocheranno il cosidetto ‘Torneo Complementacion‘ sempre di due gironi di 6 squadre ciascuna. Le due migliori andranno in finale tra loro.
  • Sia la fase ‘Campeon che quella ‘Complementacion si giocheranno in una sola partita.
  • La squadra vincente della fase Campeon, oltre ad essere Nuevo campeon d’Argentina, accederà direttamente alla Libertadores 2021. Il perdente della finale ‘Campeon’ giocherà la Sudamericana 2020 e sfiderà il vincitore della finale del torneo Complementacion per un posto in Sudamericana 2022.

Ecco alcune regole principali del torneo:

  • 24 squadre
  • No retrocessioni
  • Non saranno conteggiate le ammonizioni nel torneo. Non esisteranno così diffide e squalifiche per somma di cartellini gialli.

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El sorteo de la AFA – Ovvero, quello che non avremmo voluto vedere

Doveva essere un ritorno al fútbol in pompa magna per il calcio argentino, dopo più di un semestre. E forse ci avevamo creduto. La sola presenza del neopresidente di Liga Marcelo Tinelli, affermato presentatore televisivo di uno dei programmi nazionali più famosi, bastava e avanzava per garantirne uno show adeguato.

Ed invece si è toccato miseramente, di nuovo, il fondo. Non si riesce a capire come l’autolesionismo di certe istituzioni sia maggiore della voglia di apparire trasparente, almeno in misura accettabile, allo scettico tifoso medio.

Se era singolare, ma dopotutto abbastanza appropriata la location del sorteggio in un campo di calcio, risultava del tutto fuori luogo l’improvvisazione dei 2 dei 3 protagonisti dell‘estrazione, ossia la presentatrice e il dirigente. L’altro presentatore, Pablo Giralt, l’unico possidente dei tempi della televisione, cercava inutilmente di tappare i buchi che le altre figure creavano. Tutto questo nel sorteggio profesional della Liga Profesional.

Si inizia con un ritardo nel collegamento di circa mezz’ora, ma vabbè, è per creare maggiore suspance, si pensa. Ma immaginate cosa sarebbe successo a Nyon (Uefa), se davvero fosse accaduto lo stesso. Come minimo sarebbero intervenuti i corpi speciali della gendarmeria.

Inizia il sorteggio e subito si nota la ‘Profesionalidad’ della nuova Liga. Il dirigente incaricato di dar lettura dei bigliettini estratti, rimane con il foglio della scaletta in mano, mentre contemporaneamente cerca di aprire le palline (che la presentatrice, senza mescolare gli pone). Non per fare i pignoli, ma perché caro direttore delle operazioni non appoggi quel foglio e apri quelle palline con due mani e come Dio comanda?

E’ appena l’inizio. Il personaggio tira fuori il bigliettino della squadra (sempre col foglio in mano) lo legge, accenna a farlo vedere in pubblico (la cosa bella dei sorteggi è che tutti possano leggere il nome della squadra, no?) ma il foglietto mostrato con una mano o SI PIEGA su sè stesso o lo stesso dirigente ci mette le dita SOPRA il nome (perché con l’altra mano tiene ancora la scaletta). Gelo.

Vabbè, può capitare si pensa. Ma la cosa si ripete per una, due, tre e molte più volte. Accenna a mostrare il biglietto con una mano e rapidamente lo mette via. Possibile che lì, in quell’angolo dimenticato da tutti, nessuno se ne accorga e non glielo dica?? Possibile che non abbiano fatto una prova prima della diretta televisiva nazionale e web mondiale? Ci si deve fidare per forza di quello che dice questo mamarracho? È questa la nuova trasparenza dell’AFA? È un qualcosa di inaccettabile e imbarazzante. Questi, anche se lo fanno in buonafede, ti istigano per forza a pensar male.

Il sorteggio poi risulta frenetico, quasi una lotta contro il tempo nel susseguirsi di estrazioni, manco fossero del superenalotto milionario. Si è capito che il tifoso vive di fede, ma così no, non è permesso questo spettacolo indecente, soprattutto dopo oltre 200 giorni di digiuno. La vuelta del fútbol doveva essere fatta per bene, doveva essere una cosa seria, un qualcosa che incarnasse la pasión del fútbol argentino dopo il periodo di tanta depressione e astinenza. Oltre che, l’attenersi e rispettare certi standard qualitativi che il contesto richiederebbe, non è tollerabile sempre l’improvvisazione. Per non parlare poi delle cervellotiche regole del nuovo formato, capibili solo (forse) da un campione di scacchi internazionale.

Cosa ci vuole per creare un po’ di spettacolo, mostrando per bene, con DUE mani, per almeno 3 secondi il biglietto, nel primo piano della telecamera? E che cosa ci vuole mostrare dei filmati tra l’estrazione di una fascia e l’altra, in modo da rendere ancor più coinvolgente il ritmo del sorteggio? Chiediamo troppo? È vero, forse siamo abituati ai crismi della Champions League, ma così no, non ce lo meritiamo e non se lo meritano tutti quei tifosi, che nei social esternano il loro sdegno per l’ennesima figuraccia. È l’AFA amigo, ma che ti aspettavi?


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